Ieri sera sul ring di Santena, in provincia di Torino, nel match clou combattuto tra il campione italiano dei pesi superpiuma Andrea Scarpa e lo sfidante ufficiale Floriano Pagliara, si sono trovati a calcare il quadrato tre persone di origine pugliese. Oltre ai due protagonisti anche l’arbitro Sergio D’Agnano, residente in Lombardia da anni, vanta la stessa estrazione regionale. La sfida valevole per il campionato nazionale si è chiusa a 2:22 del secondo round dopo che l’arbitro ha contato in piedi, per la terza volta nella stessa ripresa, lo sfidante.


Il match inizia con il campione, visibilmente più alto del suo avversario, mettersi al centro del ring per governare il confronto. Il campione mantiene la guardia aperta ma aziona il sinistro lungo con tempismo. Lo sfidante schiva e scaglia il sinistro largo al volto. Pagliara preferisce la boxe di rimessa incrociando le lunghe leve dell’avversario. Poi lo sfidante guadagna il centro del quadrato e costringe il campione a muoversi lungo le corde.
Nel secondo tempo lo sfidante mira al bersaglio grosso. Dopo pochi scambi allunga il sinistro al viso di Scarpa. Questo affondo causa la reazione del campione che trova la misura per doppiare il destro. L’arretramento di Pagliara, 34 anni compiuti, incoraggia Scarpa ad alimentare le sue azioni. L’uno-due del campione costringe lo sfidante ad appoggiarsi alle corde, dove rimane a difendersi con il movimento sul tronco, senza replicare d’incontro per frenare l’impeto che tenta di travolgerlo. L’arbitro interviene con il primo conteggio in piedi. La ripresa delle ostilità presenta uno sfidante impreparato ad eludere la furia del campione. Pagliara riprende ad arretrare servendosi del tronco per evitare i colpi ma replica poco. Le serie del campione sono imprecise ma le sue braccia sono le uniche in movimento e l’arbitro interviene con un secondo conteggio in piedi. Al comando di boxe Scarpa, 25 anni compiuti, si riporta a ridosso dell’avversario e riprende a mulinare le braccia. Pagliara ritorna verso le corde per trovare rifugio. L’incalzare del campione vincola l’arbitro al terzo ed ultimo intervento che chiude il confronto.
Scarpa, classificato # 18 nel Rating dell’Unione europea, ha confermato con autorevolezza la sua qualità di campione italiano ed ha migliorato il record portando le vittorie a quota 10 (5 prima del limite) contro 2 sconfitte. Pagliara, residente a New York dal 2008, ha registrato l’insuccesso numero 5 a fronte di 14 trionfi (6 anzitempo) ed 1 pareggio.
Il prologo professionistico è iniziato con il debutto del superleggero Luciano Randazzo di Alessandria che ha sconfitto ai punti in 4 tempi Marco Delmestro, 1-10-0, di Orbassano.
È seguito dal match tra il lombardo Riccardo Pintaudi ed il pugliese Rocco Di Palmo. Il mancino di Francavilla Fontana, inattivo l’anno passato per infortunio, ha trovato sulla sua strada un avversario ostico che ha messo a nudo la ruggine accumulata nei mesi di forzato riposo. Pintaudi, milanese di 29 anni, ha pressato il più quotato avversario con l’intento di non dare tregua. Con la guardia raccolta si è mosso a piccoli passi tenendo ben saldi i piedi sul tappeto per scaricare le pesanti bordate. Un suo gancio sinistro al volto è stato accusato vistosamente dal pugliese con il propizio intervento arbitrale. Dopo il rituale conteggio in piedi degli 8 secondi i due pugili hanno continuato con scambi a corta distanza. Di Palmo, due volte sfidante al titolo nazionale dei pesi welter, ha iniziato il secondo round mettendoci il cuore. La freschezza atletica di Pintaudi ha fatto la differenza ed ha realizzato un secondo conteggio in piedi che ha convinto l’arbitro Gaetano Virgillitto a fermare il match. Pintaudi ha lasciato il ring da imbattuto con 7 successi (5 prima del limite). Di Palmo conta ora il record di 9 vittorie (6 prima del limite), 4 sconfitte ed 1 pareggio.

di Primiano Michele Schiavone

 Fonte www.sportenote.com

 

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