BOXE-CAEN_380419041549238323340 anni compiuti, una voglia insaziabile di boxe, volersi sempre mettere in discussione sul ring, nativo di Livorno, terra di campioni, chi è? La risposta è semplice e prende le sembianze di Lenny Bottai (+ 26, – 5) un idolo come personaggio indomabile, e il pugilato diventa una delle sue sfaccettature per capire il suo carattere e la sua sfida quotidiana, dove non conta la vittoria, ma conta partecipare. E’ così che questo campione si è diretto senza pensarci due volte a Caen in Francia per affrontare il pugile normanno Maxime Beaussire (+ 25,  -1) per la cintura di campione dell’Unione Europea dei superwelter. Il pugile di casa è un toro che non ti dà tregua, i francesi lo chiamano “Le conquerant”, una parola facile da tradurre, è un po’ il Canelo transalpino e l’unica sconfitta l’ha avuta da quel Zakaria Attou, recente vincitore di Fiordigiglio. Bottai si stava preparando per una rivincita con Hamilcaro, ma l’occasione era troppo ghiotta soprattutto per un titolo che sta acquistando proseliti. Bottai ha fatto come sempre la sua parte costringendo il forte avversario a stringere i denti. Il match in pratica è durato 7 riprese fino a quando c’è stato l’intervento arbitro-medico a decretare lo stop. Il toscano ha protestato, rientra nella sua logica di non darsi mai per vinto, ma per chi lo conosce va bene così.

a.b.

Di Alfredo