Dal ring al palcoscenico: nella serata evento romana alla Sala Umberto – con lo spettacolo teatrale “Patrizio vs Oliva” – Patrizio Oliva ha indossato ancora una volta i guantoni ed ha preso a pugni le ferite e le gioia della vita.

Il pubblico entusiasta ha reagito con commozione e con grande empatia al racconto del campione olimpico (medaglia d’oro a Mosca nel 1980) sulla sua vita e carriera sportiva e sul riscatto che il pugilato gli ha concesso.

In platea erano presenti molti rappresentanti del mondo del pugilato e dello sport, tra cui il presidente onorario della Federazione Pugilistica Italiana Franco Falcinelli (maestro di Oliva, con cui conquistò l’oro a Mosca nel 1980). Accolto sul palcoscenico Falcinelli ha ricordato l’aneddoto del disguido sulla data del peso ufficiale (era il 18 luglio 1980 ma la nostra Nazionale era convinta fosse all’indomani). Ci fu il problema che gli atleti avevano fatto un’abbondante colazione ed allora il loro maestro/allenatore, per farli tornare al peso forma li rinchiuse nella sauna.

Tra gli altri ospiti, in platea, c’erano pure il presidente ed il segretario generale della “Federazione Pugilistica Italiana” (FPI) Flavio D’Ambrosi e Alberto Tappa, il direttore generale di “Sport e Salute” Diego Nepi Molineris ed il presidente del Comitato Lazio FPI Adrio Zannoni. Presenti poi i campioni europei di pugilato Emanuele Blandamura e Anna Lisa Brozzi, il campione del mondo di scherma Stefano Pantano e tanti personaggi dello spettacolo tra cui Enrico Vanzina e Barbara Bouchet. Non sono mancati anche molti giornalisti storici dello sport e della boxe, del calibro di Fausto Narducci, Luigi Panella, Alfredo Bruno, Davide Novelli e Andrea Fusco.

Un esempio di vita, quello di Oliva, che andrebbe raccontato anche nelle scuole e nelle carceri. Lo sport – ha dimostrato la sua vita (e il monologo teatrale) – può essere il riscatto da situazioni drammatiche e disagiate spesso al limite della legalità, per la sua grande forza e impegno fisico e morale.

Gli spettatori, con lunghi e calorosi applausi, hanno espresso il loro apprezzamento alla performance del grande campione, nell’inedita veste di attore, confermando la sincera condivisione tra palcoscenico e pubblico che è la vera essenza del teatro, ma anche della competizione sportiva.

 

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Di Alfredo