ROMA, 14. 03. 2014 – Una serata magica che la boxe non ricordava più da tempo. L’autore, neanche a dirlo, ancora una volta è stato Davide Buccioni che ha offerto su un piatto d’argento una riunione tutta da gustare e da discutere positivamente. Partiamo dall’impianto: Il PalaPisana di via del Balzaretto ha retto bene l’urto che gli ha portato un pubblico di oltre 1500 persone. Il XII Municipio rappresentato dalla presidente Cristina Maltese, che lo ha concesso momentaneamente per l’occasione grazie all’interessamento di Davide Buccioni e di Luca Pancalli, l’Assessore interessato a trovare quella casa del pugilato o Palazzetto, che gli appassionati di questo sport, sempre più numerosi richiedono a gran voce, ha preso atto del successo di una manifestazione che ha raccolto l’entusiasmo di un pubblico incredibile. E’ stata una giornata della boxe a 360%, all’entrata sono esposte le bellissime foto di Renata Romagnoli, un po’ sacrificate dallo spazio loro concesso. Sono capolavori da immortalare più che con una mostra, mordi e fuggi, con la pubblicazione di un album fotografico della noble art con tutte le sue sfaccettature. Per la bravissima Renata e per la passione che la lega a questo sport…sarebbe ora di stringere un rapporto editoriale su carta stampata al di fuori della moda dilagante di internet – facebook che fra qualche anno potrebbe diventare friabile. Il PalaPisana per una serata ha indossato lo smoking, togliendosi l’abito dimesso dovuto al non utilizzo precedente. Davide Buccioni ha messo al servizio della serata imponenti forze di ragazze-steward e di vigilantes, mossa azzeccata visto l’entusiasmo, il tifo acceso e la marea di gente che entrava in continuazione come l’acqua da un rubinetto aperto.
Parliamo quindi dello spettacolo vero e proprio. Il pugilato ha avuto come protagonisti gli amatori con la Boxe Competition e il balletto studiato da Antonella Rossi e Terry Ayala per le ragazze della Boxe in Action. Dalle 18 in poi toccava agli esordienti con alcune finali e semifinali di un Torneo, partito con 180 iscrizioni. L’organizzatore ha scelto la strada più difficile proponendo combattimenti dove il pronostico era tutt’altro che scontato, coraggio e spregiudicatezza a braccetto. Dal match dilettantistico ai quattro di professionisti la partecipazione e l’interesse del pubblico sono stati calamitati da un thriller con il finale tutto da scoprire. Il match clou era rappresentato dalla sfida che vedeva coinvolti Mirco Ricci e Nicola Ciriani, valevole per il titolo italiano dei mediomassimi, lasciato vacante da Stefano Abatangelo. Ricci con il suo nuovo angolo formato da Alessandro Filippo e dal cutman Federico Catizone, stavolta non ha tradito la fiducia che l’organizzatore aveva riposto in lui. Lo scalpitante pugile romano è apparso in ottima forma consapevole di avere un’opportunità da sfruttare al massimo. La sua prova è stata convincente sfoderando fin dalle prime battute un eccellente jab sinistro, grimaldello per aprire la difesa avversaria e punire i varchi scoperti. Nicola Ciriani non è certo venuto a interpretare il ruolo di vittima predestinata, come d’altronde richiedeva il titolo, ha giocato con pazienza, coraggio e determinazione tutte le carte a disposizione. Forse gli è mancata quella esperienza in più che non gli hanno dato i match, sia pure vittoriosi, disputati finora, semplici cornici per un quadro d’autore. Ecco la necessità di far disputare da parte dei maestri ai loro protetti incontri veri in una sorta di escalation per raggiungere l’optimum. La boxe è selezione, non il classico prendere due al costo di uno. Il match tra i due cosfidanti, andato in onda per RaiSport con la telecronaca di Benvenuti e Novelli, iniziava subito con ritmo sostenuto imposto da Ricci su un Ciriani prudente. Il sinistro del romano arrivava a segno con facilità, ma non trovava il conforto del destro rimasto spesso in naftalina o utilizzato per legare al momento opportuno. Ciriani dal canto suo provava a pressare l’agile avversario alla ricerca del colpo duro. Un’azione per certi versi monocorde che non è diventata efficace, grazie anche all’abilità del Predator romano. Le prime quattro riprese si sono svolte senza problemi per Ricci, pur respirando il pericolo del destro di Ciriani incartato con abilità. La lotta diventava più equilibrata dal quinto al settimo round. Ciriani, pur perdendo sangue dal naso si rendeva pericoloso soprattutto con il destro, approfittando del calo del romano in zona “recupero ossigeno”. Ma se c’erano dubbi venivano fugati definitivamente all’ottavo round con una frenetica serie a due mani di Ricci dove appare anche il montante che frastorna Ciriani costretto al tappeto e contato. Il match in pratica finisce quì e il sinistro del romano torna a far da padrone. Sul verdetto non ci sono dubbi con un 97-92 e due 98-92 tutti a favore di Mirco Ricci nuovo campione d’Italia, circondato dai numerosi tifosi accorsi per sostenerlo.
La serata aveva avuto un inizio in canottiera ma a capo scoperto come si addice agli Elite. L’atteso rientro di Angeletti, qualche anno fa uno dei beniamini del pubblico romano, ha trovato sul suo cammino uno scoglio non indifferente rappresentato da Feker Abbassi, pugile di Cisterna abile veloce. Una potente serie del romano raccoglie buoni frutti nel secondo round, ma non nel terzo che trova il suo avversario prendere in mano le redini grazie alla sua maggiore velocità. Il pari accontenta tutti, compreso il pubblico. Per la serie mai dire mai ecco salire sul ring l’esordiente Alfano e quel Lozzi dai trascorsi audaciani con alle spalle due match disputati all’estero. Inizialmente si ha l’impressione di un passo azzardato per l’allievo di Maggi e Calì. Lozzi sembra leggere le intenzioni dell’avversario e lo anticipa quasi sistematicamente per la frazione di un secondo. Alfano però ha uno spirito indomabile, incassa e spara sventole furiose. Le sue sembrano incursioni fino a quando nel terzo round Lozzi viene centrato in pieno dal destro del pugile di San Basilio. Lozzi prima accusa e poi viene scaraventato a terra da una bella serie. E’ la svolta del match anche perchè i due atleti hanno sperperato vagoni di energie. Cala il ritmo e i due concentrano i loro sforzi nello spazio di un fazzoletto con frequenti corpo a corpo. La vittoria finale va ad Alfano travolto dai suoi fans, decisivi sono stati i due punti per il conteggio. La formula dell’incertezza, adottata da Buccioni, ha la sua vittima illustre. Valerio Ranaldi, angolo formato da Fiermonte e Di Gianfrancesco, tasta il valore del francese Castegnaro costringendolo ad incassare una bella serie proprio in chiusura del primo round. Il destro di Castegnaro arriva segno con precisione, non sembra pericoloso. L’impressione si rivela sbagliata quando su attacco di Ranaldi il francese lo incrocia con il sinistro, Ranaldi sente il colpo in maniera visibile e non vede il destro seguito da una serie che lo trova scoperto all’angolo. E’ un ko ineluttabile e lo capisci dal movimento della gamba sinistra piegata. Valerio rimane seduto ben oltre il conteggio per ricevere le cure e gli accertamenti del caso. Alla fine si rialza e viene accompagnato allo spogliatoio. Una soluzione che lascia ammutolito il pubblico, ma è la formula di Buccioni. Tocca quindi ai superwelter Ciano e Moncelli. Quest’ultimo ha il volto di un ragazzo, ma l’aggressività di un fighter. Il suo ritmo aumenta con il passare dei minuti, Ciano per qualche ripresa lo tiene a freno con colpi precisi e ficcanti. Ma non è facile perchè il pugliese, allievo di D’Alessandri, toglie il fiato con mazzate per vie esterne. Pian piano Ciano, che non smette di portare colpi di sbarramento, è costretto a cedere terreno con una inevitabile sconfitta.
Tra il pubblico fa spicco la presenza di Carlo Nori, presidente della Lega Pro Boxe, e Walter Borghino, vicepresidente della Federazione e direttore del nuovo Boxe Ring. Roberto Aschi, presidente del Comitato Laziale, si prodiga instancabile, così pure Renzo Frisardi. C’è anche la curiosità di vedere un Daniele Petrucci, con qualche chilo in più, come uomo d’angolo, mentre Valerio Lamanna svolge inappuntabile il suo ruolo di ringannouncer.
(Alfredo Bruno)
Foto di Renata Romagnoli
RISULTATI
Dilettanti
Elite Kg. 81 Riccardo Angeletti (Bellusci Promotion) e Feker Abbassi (Nuova Audax Cisterna) pari.
Professionisti
Superpiuma: Mario Alfano b. Alessandro Lozzi a.p. 4.
Supermedi: Baptiste Castegnaro (Francia) b. Valerio Ranaldi ko 2.
Superwelter: Felice Moncelli b. Ciro Ciano Silvestri a.p. 6.
Mediomassimi: Mirco Ricci (Buccioni) b. Nicola Ciriani (Loreni) a.p. 12- Titolo Italiano