ROMA, 13. 04. 2013 – Dentro la Palestra dell’Indomita si è svolta nel tardo pomeriggio un’interessante riunione, organizzata dalla Società di Felice Riotta e sponsorizzata dallo Studio Fusco. Inizia male Rostellato contro Castellucci, quest’ultimo appare più deciso e continuo. Man mano, però, il pugile dell’Indomita sembra rinfrancarsi anche se nel secondo round è costretto ad ascoltare il conteggio dopo una sfuriata di Castellucci. Nel terzo round Rostellato tenta il tutto per tutto ma non riesce a recuperare lo svantaggio dei primi due round. Esiste il pari? La tesi ricorrente di esperti si dirige verso il no, ma al termine del confronto tra Aurizi e De Castro molti avrebbero scommesso per questa soluzione. Impostazione simile con il jab sinistro in avanti, boxe guardinga e improvvisi scambi sono il refrain di questo match senza né vinti né vincitori. Tocca quindi ai colossi dove Berardi, sollecitato dall’angolo, imposta il match contro il più potente Gabr girando al largo e colpendo d’incontro. Berardi imposta sulla velocità con pochi scambi, ma alla fine il più stanco sembra Gabr, battuto dal sorprendente avversario. Di Marzio, altro beniamino della “casa”, mette subito il turbo contro un Segatori tutt’altro che arrendevole. Nel secondo round il richiamo subito da Segatori dà il via libera al più intraprendente Di Marzio. Match ad alta tensione tra Todini e Settimi. Quest’ultimo possiede una discreta potenza, di cui ne fa le spese l’allievo di Pancione contato nel secondo round dopo un duro scambio. Todini successivamente accusa un dolore alla mano, che richiede l’intervento del medico e il conseguente rsci. Druica, pugile dotato di discreta potenza, sta disciplinando la sua boxe aggressiva e i miglioramenti sono evidenti. Calabrese è un pugile ben impostato e buon incontrista. Tra i due ne esce un buon mix a vantaggio dello spettacolo. Il verdetto va a Druica, ma anche Calabrese riceve una buona dose di applausi. Dziadowiec è un’altra delle novità della serata. Accica lo pesca d’incontro, ma la boxe aggressiva dell’allievo di “Panterito” Mosquera è difficile da contenere. Alla fine del secondo round un tremendo destro di Dziadowiec centra il naso di Accica, che sanguina abbondantemente. Nel terzo round viene interpellato per la seconda volta il medico e stavolta è quella definitiva, che assegna la vittoria al promettente Dziadowiec. Maggi, sostenuto dal pubblico, trova sul suo cammino un avversario di riguardo, perché Legnante, piuttosto alto per la sua categoria di peso, è uno che spara uno-due efficaci, pur partendo da lontano. Maggi non si tira indietro e le prova tutte per accorciare la distanza. Nel terzo round Legnante dà segni di stanchezza, ma fa partire ugualmente un insidioso montante destro che tiene in allarme un Maggi indomabile ma sconfitto. Tra Trandafir e Contu vale l’etichetta di match clou della serata. Entrambi mancini hanno una guardia ermetica dove è già un’impresa trovare lo spazio per colpire. Si vive sullo scatto improvviso e sull’errore dell’avversario. Una partita a scacchi, che si protrae per tre round interessanti. Difficile trovare un vincitore, anche se stavolta i giudici hanno assegnato il verdetto ad un Trandafir, che non ha sbagliato niente. RISULTATI Youth Kg. 60 Marco Castellucci (Oi Team Boxe) b. Massimo Rostellato ( Indomita). Kg. 64 Daniele Aurizi (Indomita) e Davide De Castro ( Frontaloni) pari. Kg. 64 Michele Legnante ( Fanum Vt) b. Andrea Maggi ( Indomita). Elite Kg. +91 Paolo Berardi ( Campagnano Boxe) b. Omar Gabr ( Laurentino). Kg. 58 Massimiliano Di Marzio (Indomita) b. Riccardo Segatori ( Fanum Vt). Kg. 69 Mateusz Dziadowiec (Village) b. Matteo Accica (Frontaloni) rsci 3. Kg. 64 Didi Druica ( Phoenix Gym) b. Antonio Calabrese ( San Lorenzo). Kg. 64 Sergio Settimi (Indomita) b. Alessandro Todini (Laurentino) rsci 2. Kg. 60 Gheorghe Trandafir ( Sordini Boxe) b. Andrea Contu (Phoenix Gym). Commissario di Riunione: Mario Vincenti. Arbitri/Giudici: Sara Badii, Francesco Ramacciotti, Raffaele Derasmo. Medico: dott. Claudio Fabbricatore.

Di Alfredo