MONTEFIASCONE – Come appare Andrea Di Luisa sul colle falisco? Sembra quello di sempre, concentrato, di poche parole e con quello sguardo alla Clint Eastwood di Fuorigrotta. Come sta Andrea Di Luisa a giorni quindici dal match per la difesa del titolo italiano contro il brianzolo Lombardi ? “Stanco e affamato”, risponde lui dopo mesi di lunghi allenamenti. Coraggio, Andrea: ancora un po’ di pazienza e ci sarà un ring su cui svariare e un avversario su cui sfogarsi. Nell’attesa del 25 maggio, Montefiascone già freme, e lo dimostra l’entusiasmo con cui la cittadina del vino buono (e di tante altre cose) ha accolto ieri il campione, il suo staff, e la scuderia Conti Cavini.


Nella sala di palazzo Renzi Doria si presentava l’evento: una serata di grande boxe al palasport falisco,  cinque incontri tra professionisti disegnati dal match maker Umberto Cavini, tra cui un titolo europeo dei pesi mosca, tra il detentore Silvio Olteanu (spagnolo), e lo sfidante Giuseppe Laganà, (manager Monia Cavini) cresciuto improvvisamente e esplosivamente negli ultimi mesi, come racconta lo stesso Umberto Cavini. Il tutto sotto le telecamere di Sportitalia: un bello spot in mondovisione, tra un cazzotto e l’altro, per le bellezze falische.
Ma il piatto forte, manco a dirlo, è Andrea Di Luisa, 29 anni, chiamato a difendere quella cintura di campione italiano dei supermedi conquistata due anni fa al PalaMalè e da allora mai più mollata. L’ultima volta in cui Andrea è salito sul ring risale a novembre, nella serata nera di Pontedera, con quella sconfitta contro Ndiaye (in palio c’era il titolo Ue) che ha rallentato – ma si spera non inceppato – la carriera del napoletan-viterbese. Da allora: allenamenti duri col preparatore Russo, sul ring con papà Michele, a Civitavecchia dalla palestra Massai. Sacrifici, sudore, corda e pesi e la voglia di spaccare tutto che cresceva di giorno in giorno.
Per questo rientro è stato scelto Montefiascone dopo qualche incomprensione (eufemismo) con il Comune di Viterbo, che ha negato l’utilizzo del PalaMalè, sede naturale di tante imprese diluisiane: “Poco importa – dice Andrea – invito tutti i miei tifosi a venire a Montefiascone. Prometto un grande spettacolo, e prometto di vincere. Lombardi? Non lo conosco, non l’ho studiato: lo studierò sul ring il 25”. Il solito Di Luisa, insomma.
Rosanna Conti Cavini ha parole al miele per Montefiascone: “In tanti anni di attività in giro per l’Italia – dice la promoter grossetana più famosa a livello nazionale – non avevo mai visto un’accoglienza del genere. Strepitosa, a partire dal sindaco, dagli assessori e dalla gente comune. Sono sicura che sarà una grande notte di sport”. Il sindaco Cimarello e il vice Fumagalli ringraziano, e fanno notare che da Montefiascone sono passati tanti campioni, di tanti sport: Di Luisa è l’ultimo della serie, e gli porterà fortuna. In platea, il grande Livio Trapè (un oro e un argento nel ciclismo alle Olimpiadi di Roma 1960), annuisce. Da campione a campione.

Andrea Arena

Di Alfredo