Matteo Modugno e Jacov Gospic Michele Di Rocco e Alexandre Lepelley

di Giuliano Orlando

Il 5 dicembre 2014, deve essere segnata come data storica per la boxe milanese. Il 24 maggio 1963, al Teatro Principe suonò il gong che chiudeva l’incontro di Carmelo Bossi, argento ai Giochi di Roma, appena dimesso dalla leva militare, contro il francese Michel Francois, battuto in sei round. Da quella sera è passato più di mezzo secolo, senza che nel teatro milanese, si riudisse il suono del gong. Un silenzio lunghissimo, interrotto da Alessandro Cherchi, un giovane promoter  che ha avuto il coraggio di accendere una scommessa sul pugilato, in un momento difficile per tutti gli sport e per la boxe in particolare, che da anni cerca sponsor e televisione, i due “motivi” che creano le basi del successo. Il giovane Cherchi ha osato dove altri si sono arresi, e questo cammino merita fiducia e rispetto, anche perché il percorso lo sta conducendo verso una continuità non facile da mantenere. L’evento di domani è il quarto di una serie che ha già in calendario altri appuntamenti importanti. Tutto questo all’insegna della qualità. Debutto col tricolore Moscatiello contro Pintaudi che ha toccato punte indimenticabili di spettacolo, poi è arrivato l’europeo Di Rocco contro il danese Kasper Bruun ed è stato un bellissimo match, ma oltre al clou, sono spuntati nomi nuovi, come Caccia e il giovane Rondena. Questo lo scorso febbraio, e subito dopo a marzo, un altro titolo importante, il Silver superleggeri, quello che Luca Giacon ha difeso contro l’ostico belga Steve Jamoye, gradevole e gradito dal pubblico che è stata la costante,  il tocco in più di ogni serata, perché il premio costante è stata la fiducia della gente, che non ha mai tradito. Domani si completa il tocca il poker di serate e torna un Di Rocco ormai diventato un beniamino dei milanesi. Arrivato a quella maturità tecnica che ha sempre albergato in questo atleta fin dai tempi del dilettantismo. Adesso, dopo un cammino forse non sfruttato appieno, il passaggio con la OPI2000 ha segnato il salto di qualità e quelle soddisfazioni che la sua classe meritava da tempo. Il campionato europeo è titolo importante e per molti il traguardo massimo. Non per Michele che intende partire da questo titolo per volare ancora più in alto. L’ultimo esame si chiama Alex Lepelley, un francese che non ha squilli eccezionali, ma una continuità indicativa, per evitare di sottovalutarlo. Il campione è favorito, ma l’attenzione deve restare al massimo. A fronte di 18 vittorie dello sfidante, il risultato più importante è una sconfitta, quella sopportata lo scorso ottobre a Leeds in casa di Ricky Burns, un inglese capace di vincere ben due titoli mondiali. Il giovanotto di Saint-Lo, che alterna i guantoni con la mungitura che lo impegna alla sveglia quando è ancora notte, ha tenuto gli otto round con sicurezza, impegnando l’avversario oltre le previsioni. Stavolta ha l’occasione europea, quindi disputerà il match della vita. Gli altri protagonisti sono chiamati a prove importanti, perché ciascuno ha motivazioni personali per puntare a traguardi di prestigio. Matteo Modugno, il gigante piacentino che il padre voleva farlo diventare portiere di calcio, dopo una sosta molto lunga per un pugile, quasi un anno, col passaggio alla OPI2000, ha assicurato che stavolta non intende perdere altro tempo. Al momento il peso (126) denuncia chili di troppo, quindi ancora molto da lavorare in palestra. Modugno è consapevole di questo e da giovanotto col sale in zucca, oltre che padre di famiglia, ammette che deve iniziare con umiltà e decisione: “Sono consapevole di aver perduto tempo, ma altrettanto deciso a tornare ai vertici. Anche dal titolo italiano, che ho già detenuto, per salire fino all’europeo e poi guardarsi attorno. La mia categoria è la più difficile, perché un colpo può decidere tutto.                      L’avversario è un collaudatore superabile, ma starò bene attento, perché possiede il pugno pesante”. Dietro ci sono altri giovani promettenti e ambiziosi. In particolare il milanese Matteo Rondena, che sta stuzzicando l’interesse della tifoseria, in particolare per essere un quasi gigante (cruiser) e perché ha pugno pesante e questo conta molto. La volta precedente ha vinto al primo round, quindi l’attesa contro Adis Dadovic è quella di sperare ad un nuovo successo di potenza. Due medi stranieri, il romeno Catalin e l’ucraino Prodan che se la vedranno con Matic e Duka. Entrambi sperano di arrivare in alto. Vedremo sul ring se le loro ambizioni hanno diritto di ospitalità. Si inizia alle 20.30. I prezzi: 40 euro per il parterre e 25 euro per la balconata. I biglietti si possono acquistare direttamente al Principe (Corso di Porta Romana 116/A). Diretta su Deejay Tv alle 23.00.

 

 

 

Si è svolta presso il Dixieland Cafè di Milano la cerimonia del peso dei pugili impegnati nella manifestazione che avrà luogo sabato 30 maggio al teatro Principe, in Viale Bligny 52. Questi i pesi ufficiali:

 

Titolo europeo dei pesi superleggeri

Michele Di Rocco (campione): 62,500 kg
Alexandre Lepelley: 63,200 kg

 

Pesi massimi
Matteo Modugno:126 kg
Jacov Gospic: 119,700 kg

 

Pesi massimi leggeri
Matteo Rondena: 90,500 kg
Adis Dadovic: 92,500 kg

 

Pesi medi
Catalin Paraschiveanu:73,300 Kg

Nikola Matic:73,300 kg

 

Pesi superwelter

Maxim Prodan: 69 kg .

Krsztian Duka: 69,500 kg

 

L’incontro Di Rocco-Lepelley sarà trasmesso alle 23.30 da Deejay Tv, canale 9 del digitale terrestre nazionale e canale 145 della piattaforma Sky.

Di Alfredo