di Luigi Capogna
Ieri 28 settembre, sul ring installato al centro del palazzetto dello sport di via Rialdoli a Scandicci, alla presenza di oltre 1.000 spettatori accorsi anche in buona rappresentanza da Cassino e davanti alle telecamere dei canali youtube.com della Federazione Pugilistica Italiana e di Repubblica.it con telecronaca diretta commentatori Jack Brunelli e Alessandro Duran, si è svolta una grande manifestazione pugilistica imperniata sull’incontro per il titolo di Campione italiano dei pesi massimi tra il detentore Gianmarco Cardillo e l’ex campione toscano Edoardo Giustini sotto l’egida della perfetta macchina organizzativa targata RC Cavini.
Il trentaduenne “sanfrediano” Giustini conosciuto con l’appellativo di “Dado” si è consacrato nuovo campione italiano della categoria e riporta a casa dopo due anni quel titolo che aveva conquistato a spese di Ivan D’Adamo nell’aprile del 2022.
La riunione organizzata in maniera impeccabile dalla Signora Rosanna Conti Cavini in collaborazione con la Pugilistica Grossetana U. Cavini, con la partnership dell’Antico Vinaio e dell’Amministrazione Comunale di Scandicci, è iniziata con tre incontri tra dilettanti con il primo che ha visto tra i pesi leggeri Thomas Cantini aver ragione di un indomito Federico Capuano mentre tra i pesi welter Tommaso Nesti ha prevalso ai punti nei confronti del “calenzanese” Derek Bigi mentre il “pratese” mediomassimo Omar Boulares ha vinto per ko contro Korab Gashi dopo due conteggi imposti subito dopo l’inizio del primo round.
Nel sottoclou il match professionistico previsto sulla distanza delle sei riprese tra l’emergente Miguel Bachi della colonia “ Rossana Conti Cavini” e Neven Stojanovic si è chiuso dopo appena un minuto dal suono della terza ripresa per Kot del serbo il quale già subito dopo il primo suono del gong si è visto aggredito ed incalzato dal determinatissimo Bachi il quale ha dimostrato di essere sempre più convinto delle proprie potenzialità piazzandosi a centro ring e lanciando autentiche bordate dirette ai fianchi e ripetuti ganci al mento dell’incredulo avversario, che dopo due consecutivi atterramenti nulla ha potuto contro la veemenza avversaria.
Il match clou della riunione, sulla distanza delle dieci riprese, valevole per il titolo di Campione d’Italia dei pesi massimi tra il campione in carica Gianmarco Cardillo del team “De Clemente” e lo sfidante ufficiale Edoardo Giustini della colonia “RC Cavini” ha mantenuto fede a tutte le premesse della vigilia per le accertate credenziali in possesso dei due avversari, ben messi sul ring sia a livello mentale che tecnico, i quali hanno iniziato il match con determinazione e vivacità. Giustini non aspettava l’azione di rimessa del campione, prendeva l’iniziativa, imponendo un ritmo alto ad evitare. È stata questa la chiave tattica delle prime riprese che fruttavano un leggero vantaggio del “sanfrediano” molto più reattivo e intraprendente. “Dado” Giustini conscio del pericolo, dalla terza ripresa, aumentava ulteriormente il ritmo scivolando letteralmente su tutte le sedici corde, si divincolava sistemicamente e colpiva con ripetuti diretti sinistri passando sotto il potente gancio destro di Cardillo a cui è mancato soprattutto il senso del tempo. Dopo le prime cinque riprese i cartellini dei giudici riportavano un vantaggio di Giustini di 68 a 65 che con il passare dei round si è consolidato per un verdetto unanime dei tre giudici in suo favore di 98-93, 98-92 e 98- 92. Cardillo è apparso troppo monotono e non in grado di arginare l’irruenza di un instancabile Giustini che evitava di essere bloccato all’angolo e sgusciava rientrando con colpi di prima intenzione che disorientavano le azioni intenzionali del “cassinese” Cardillo. Tantissimi complimenti al neocampione che con i suoi continui movimenti, improvvisi attacchi e repentine schivate ha condotto il match affidandosi a rapidi uno due talvolta doppiati con ganci e montanti; inoltre è stato attento a chiudere gli spazi di manovra all’antagonista ricorrendo spesso al clinch, assorbendo agevolmente i vari colpi ricevuti e disorientando l’avversario che ha costituito un bersaglio mobile e difficile da inquadrare.
Gianmarco Cardillo comunque, nonostante la sconfitta, ha saputo farsi onore destando un’ottima impressione e tutto sommato mantiene intatte diverse chance per ritentare di nuovo la scalata al titolo.
Per Giustini, la vittoria è stata soprattutto la rivincita di tutto un gruppo forte e coeso con in primis il gruppo Cavini, il suo maestro Leonardo Turchi e i tantissimi tifosi che hanno accompagnato l’impresa con un tifo caldo ed appassionato.
La serata, impreziosita dalla inconfondibile voce di Valerio Lamanna, si è chiusa con le dichiarazioni a caldo del nuovo campione italiano il quale vicino alla consorte Caterina e ai due figliuoli Gregorio e Gianfilippo ci ha dichiarato: “Ora innanzitutto devo conservare con il necessario impegno il mio lavoro nella macelleria Valdarno Carni al mercato di S. Ambrogio e poi penserò con il mio team a gestire al meglio il titolo e le eventuali prospettive oltre gli orizzonti nazionali. Voglio dedicare questa cintura alla nonna Vanna a cui ero molto legato, ringraziare Milko Signorini per l’attenzione riservatami, il sindaco Dario Nardella, il gruppo Cavini, la mia famiglia e tutti coloro che mi sono vicini promettendo che continuerò a impegnarmi per avere sempre più risorse fisiche e mentali e poter così condividere con tutti loro ancora altre nuove emozioni che solo la boxe può dare.”
Risultati dilettanti:
pesi leggeri: F. Capuano vp T. Cantini;
pesi welter: T. Nesti vp D. Bigi;
pesi mediomassimi: O. Boulares vkovs K. Gashi;
Risultati professionisti:
pesi mediomassimi (6×3) Miguel Bachi vkovs Neven Stojanovic;
Arbitro: Dario Viviani
Campionato italiano pesi massimi: Giustini Edoardo vp Gianmarco Cardillo con verdetto unanime 98-93/ 98-92/ 98- 92.
Arbitro: A. Roda; Giudici: L. Boscarelli, F. Ramacciotti, P. Ruggeri.
Supervisore FPI: Massimo Barrovecchio
Medico: Dott. V. Di Legge
Commissario di Riunione: P. Panichi