di Giuliano Orlando
FIRENZE. Lungo le sponde dell’Arno che specchiano la struttura del Tuscany Hall, l’altra sera i riflessi echeggiavano note tutte inglesi per festeggiare i successi dei sudditi di Elisabetta, Sam Eggington su Orlando Fiordigiglio e Luther Clay su Dario Morello. La boxe è questa, bella e crudele e anche dolorosa nel cuore di chi perde. La Matchroom Boxing Italy and Since 82, dei Cherchi sapeva che le due sfide erano a rischio, ma contavano di capovolgere il pronostico, sotto la spinta del pubblico fiorentino. Così non è stato, semmai la differenza per gli inglesi è stata superiore al previsto. Il baldo Sam Eggington (27-6), già campione d’Europa dei welter nel 2017, conferma che per lui ogni match è una battaglia senza soluzione di continuità. Da superwelter lo fece lo scorso marzo contro il connazionale Liam Smith (27-2-1), ex iridato e si trovò al tappeto senza appello. Contro Orlando Fiordigiglio (31-3), campano di Torre del Greco, residente da tempo ad Arezzo, non ha cambiato metodo. Si è concesso la ripresa iniziale di studio, scatenandosi in quella successiva, scaricando una tempesta di pugni sull’italiano, incapace di trovare le giuste contrarie, fino a quando l’arbitro francese Ammar Sakraoui fermava l’ormai impari sfida. Di circostanza la dichiarazione dello sconfitto: “Ero consapevole del momento difficile, ma non pensavo che l’arbitro fermasse il match. Poteva contarmi, ero lucido e avrei potuto riprendermi e non penso che l’inglese potesse continuare ad assalire a quel ritmo. Il match era ancora lungo e non parto mai sparato. Comunque, questa è la boxe. Chi vince ha sempre ragione. Ho perso e ho torto. Spiace tanto, perdere la cintura Internazionale IBF, che avevo conquistato dopo una durissima lotta contro l’olandese Stephen Danyo”.
Il welter calabrese Dario Morello (15-1) ha incamerato la prima sconfitta da professionista, oltre ad aver dovuto lasciare la cintura Global WBC appena conquistata, battuto in modo nettissimo dallo sfidante inglese Luther Clay (12-1), nativo del Sudafrica, 23 anni, dimostratosi superiore sul piano atletico come dimostrano i due kd., inflitti all’italiano, in particolare quello del settimo round, dal quale per la verità Morello ha saputo reagire bene, tanto da chiudere l’ultimo round all’attacco, quando ormai la frittata era fatta e Clay, giustamente, non ha voluto rischiare nulla, visto che il vantaggio era incolmabile. Morello, in apparenza, l’ha presa con filosofia: “Prendo atto della sconfitta. Ho perso una battaglia e mi servirà per il futuro. La boxe è questa e io l’avevo messa in preventivo. Cosa ho sbagliato? Sicuramente l’approccio e anche aspetti tecnico e tattici”. Alex Cherchi, il promoter che ha proposto la sfida, nella delusione della sconfitta, mette in risalto il carattere di Morello, che non ha mai mollato anche nei momenti difficili, non pochi: “Dario sul piano caratteriale è un vero professionista, dove purtroppo non ci siamo è nell’impostazione tecnico-tattica. Il sinistro non può usarlo come nei dilettanti, un colpetto senza peso. Il sinistro deve diventare un pugno che lascia il segno, altrimenti ci sarà sempre un Clay e sbarrargli la strada. Morello, da ragazzo intelligente ha capito e sono sicuro che in palestra si metterà all’opera per colmare questa lacuna”.
Il resto della serata ha visto i successi di Boschiero, Tommasone, Obbadi, Mendizabal e l’inglese Gill. Il non più verde veneto Devis Boschiero (48-6-2), 38 anni, conquista l’Internazionale superpiuma IBF, costringendo alla resa lo spagnolo Ivan Tomas (9-1-1) dodici anni più giovane, imbattuto e più alto. Non è stato un match lineare, semmai convulso e spezzettato. Da una parte l’italiano partito a mille per finire in fretta, mentre sul fronte spagnolo visto che la battaglia frontale sarebbe stata fatale, si sceglieva la tattica della difesa ricorrendo ad ogni mezzo. In tal modo, la sfida andava avanti a sprazzi anche se dominata da Boschiero, che ha una condizione atletica incredibile per i suoi 38 anni. La resistenza di Tomas si è esaurita all’ottavo dei dieci round previsti, segnato in viso e incapace di reggere al ritmo del veneto, che pur mancando di lucidità per eccesso di agonismo, ha zittito qualsiasi velleità di Tomas. Aggiungendo ai tanti trofei già in bacheca anche l’Internazionale superpiuma IBF. In attesa di battersi per l’europeo di categoria, il mosca Mohammed Obbadi (20-1) già titolare UE, fiorentino d’adozione, ha raggiunto il 20° successo nei pro, dominando Cristian Narvaez (Nic. 15-17-5), collaudatore resistente alle sventagliate di un Obbadi, guidato all’angolo dall’ex europeo Leo Bundu, apparso in ottima condizione. Il prossimo traguardo dovrebbe riguardare il vincitore della sfida europea dell’11 ottobre a Belfast tra il gallese Jay Harris (16) e lo sfidante, l’irlandese del Nord, Paddy Barnes (6-2), che gioca in casa. Ha dovuto disputare le sei riprese previste il campano Carmine Tommasone (20-1), al rientro dopo il mondiale WBO, perduto con onore contro Oscar Valdez. Il rivale Brayan Mairena (Nic. 10-14-1), pur inferiore tecnicamente, ha tenuto lo scambio imposto dal rivale più veloce e preciso, ma privo di potenza. Vittoria larghissima senza alcun rischio. Adesso Carmine si prende una pausa speciale, disputando un altro incontro ben diverso. A breve convolerà a nozze. Sbrigativo il superleggero italo-basco, residente a Roma, Sebastian Mendizabal (4) che regola in tre round Oruam Racso Romero (3-1), peruviano di 27 anni, che vive a Pontassieve (Fi), che ha retto meno di tre round. Il piuma inglese Jordan Gill (24-1) ha imposto la resa Yesner Talavera (Nic. 15-10-1) al quarto round, tornando al successo dopo lo stop subito contro il messicano Enrique Tinoco (18-5-4) per l’Internazionale WBA a Nottingham lo scorso maggio. Presente alla serata Fabio Turchi, che ha confermato l’impegno dell’11 ottobre a Trento, contro il pericoloso sfidante inglese Tommy McCarthy (15-2) per il titolo Internazionale cruiser WBC e l’UE vacante. Nella serata l’europeo medi tra il campione Kamil Szeremeta (20) e l’italiano Matteo Signani (28-5), oltre alla sfida tra il campione italiano Francesco Grandelli (12-1-1) e l’inglese Reece Bellotti (14-2) per il vacante Internazionale silver WBC. Sarà il settimo evento della Matchroom, che si concluderà il 25 ottobre a Milano, nel rinnovato ex Palalido dove oltre all’europeo leggeri tra Patera e lo sfidante Mirko Valentino, saliranno sul ring Scardina, Capuano, Zucco, N. Esposito, Merafina, Prodan e Samuel Nmomah.