Davide Buccioni assapora nel suo studio con il classico riposo del guerriero il successo e gli echi della riunione da lui organizzata il 9 giugno, che ha visto protagonisti all’ex Pallacorda Giorgio Marinelli e Michele Di Rocco davanti a circa 4000 persone. Il promoter romano nell’arco di due anni e mezzo è riuscito, in una sorta di mission impossible, ad invertire la rotta organizzativa che vedeva la boxe nella Capitale in caduta libera.
Una delle sue caratteristiche è quella di salire sul ring con il microfono in mano
“Deriva dal fatto di aver riportato tanta gente a vedere la boxe” ci spiega “Ho dovuto bussare alla porta di tantissime persone. Una sorta di porta a porta come fa il venditore. La gente ha imparato a conoscermi e io mi sono sempre fatto garante della validità di ogni incontro. In pratica vengono perché sono invitati da me. Ecco perché ogni volta salgo sul ring e ringrazio sempre il pubblico, che è l’anima portante”.
La boxe è il tuo lavoro, c’è qualcosa con cui la baratteresti?
“ In questo momento con nessun altra cosa, perché più soffro e più mi piace, anche se vorrei un po’ di tranquillità. Organizzare eventi in Italia e a Roma è molto stressante. Non lo scambierei con nessun altro mestiere, perché sono riuscito a riportare 4000 persone a vedere una riunione di pugilato, cosa che non avveniva da parecchi anni e che in molti, soprattutto quelli della generazione precedente alla mia, chiedevano”.
Hai un sogno nel cassetto?
“ Proprio perché è un sogno non lo dovrei dire, ma nel mio cervello c’è un Palalottomatica da riempire.Non dico che ci siamo vicini, ma sulla buona strada si”.
A quale organizzatore vorresti assomigliare, qual è il tuo modello?
“ Con il primo Rino Tommasi senza televisione, che aveva la fortuna di gestire dei grandi campioni. Mi rapporto con lui perché entrambi abbiamo puntato e puntiamo sul botteghino, sulla gente. Il pugilato è uno sport popolare, di massa come avviene in Messico, nel Centroamerica, a Cuba e nei paesi dell’Est”.
Buccioni è riuscito a riportare gli appassionati di boxe intorno ad un ring,quello che non riusciva a fare nessuno a Roma.Diamo a cesare quello che è di cesare.Bravo Buccioni
Si sapeva che Buccioni èra una bolla d’aria…si è sgonfiato come un palloncino, e se ha fatto qualcosa lo deve al fratello Massimo.
Che fine ha fatto Buccioni? Qualcuno ha qualche notizia del “promoter porta a porta” ?
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Leggendo questo posto mi sono ritornati alla mente le telecronache anni ’80 del grande Rino Tommasi…quanta nostalgia!