di Giuliano Orlando
FIRENZE. Un accordo storico atteso da anni indica nella serata di venerdì a Firenze, una svolta storica per dare il via a quella rinascita del nostro boxing, attraverso un accordo che sembrava impossibile da realizzare. Alla base della lunga crisi italiana in guantoni, si indicavano due motivi. La mancanza di una tivù di qualità in grado di supportare finanziariamente l’evento, capace di richiamare sponsor. Oltre ad una organizzazione che avesse atleti di qualità per allestire serate in grado di richiamare il grande pubblico. Il colpo lo ha messo a segno la OPI Since ’82 della famiglia Cherchi, con Christian nel ruolo di tessitore. Siglata una storica joint venture (impresa comune), con due giganti quali la Matchroom Boxing di Eddie Hearn, leader mondiale, che dirige tra i tanti campioni, Anthony Joshua il re dei massimi di ben quattro sigle e la DAZN, tra le più importanti TV mondiali. Che promuove oltre 50 eventi nel mondo. Firmataria dell’esclusiva dei match di Saul Alvarez,il pluricampione dei medi, con un accordo miliardario. Veronica Diquattro, vicepresidente esecutive Italy di DAZN, è fiduciosa del successo: “La boxe, sport di forti emozioni, potrà rivivere in Italia sia in diretta che demand, il meglio sul mercato. Cominciando da Firenze, la prima tappa della triplice sfida tra Italia e Inghilterra. Abbiamo investito molto, sicuri che gli appassionati italiani risponderanno alla grande”. Oltre all’attesa sfida per l’europeo superleggeri tra il foggiano residente a Torino, Andrea Scarpa (23-4) e il fortissimo cosfidante inglese Joe Hughes (16-3-1) di cui parleremo diffusamente in un successivo servizio, la serata prevede altri due confronti non meno stuzzicanti. In particolare la difesa dell’Intercontinentale Silver WBC cruiser del beniamino di casa, Fabio Turchi (15) che dovrà respingere l’attacco sicuramente molto impegnativo del maturo e motivato Tony Conquest (28-2), 34 anni, professionista dal 2009, deciso a sfruttare l’opportunità internazionale, alla prima trasferta fuori dall’Inghilterra. Il longilineo londinese che sfiora l’1,90, buon tecnico, dovrà stare molto attento in difesa, visto che le due sconfitte sono arrivare per KO. Turchi, dopo l’esame al Principe di Milano in cui pur offrendo una buona prova contro il marocchino pugliese Yassine Habachi, mise anche in evidenza limiti tecnici e tattici. “Mi alleno ad Arezzo, con Lenny Bottai, e lavoro molto per migliorare su tutti i fronti. Sono ambizioso perché la boxe è il mio lavoro e quindi il mio futuro. Mio padre Leonardo, ex pugile, ammirava molto Giacobbe Fragomeni, che ha vinto il mondiale. Vorrei imitarlo. Di Conquest non so molto, ma come ogni inglese, sa sicuramente il fatto suo”. Alex Cherchi, ha fiducia nel giovane mancino fiorentino, ma non intende bruciare le tappe. “Fabio ha grandi potenzialità, che deve sfruttare al meglio, facendo esperienza sul ring e molto lavoro in palestra. Il test Conquest ci darà le prime risposte”. L’altra battaglia incerta riguarda Devis Boschiero (46-5-2), il guerriero veneto, allenato da Gino Freo, lo storico maestro, che nel corso della lunga carriera ha guidato tanti campioni a titoli importanti. L’ultimo è stato Gino Rigoldi, che il 17 novembre è andato in Francia a conquistare l’europeo supergallo a spese di Jeremy Parodi. Stavolta sarà all’angolo del non più verde Boschiero, 36 anni, una carriera da pro iniziata nel 2004, dopo essere stato ai vertici anche nei dilettanti con ben tre titoli italiani (2001-2002-2003) oltre che presenze in nazionale. Praticamente da vent’anni sul ring, con Freo all’angolo, salvo qualche intervallo. Unico a sapere tenere a freno, un purosangue non facilmente gestibile. Boschiero nella lunga carriera ha conquistato l’IBF youth nel 2006 a spese dell’ottimo Ermano Fegatelli, altro talento italiano residente in Belgio, che ribattè sei anni dopo per l’europeo dei superpiuma, nel frattempo mise nel carnet l’Intercontinentale WBA, il titolo dell’UE nel 2008, difendendolo tre volte. Il 6 novembre del 2011 a Yoyogi in Giappone, venne letteralmente defraudato dal mondiale superpiuma WBC, battuto per split decision dal locale AoTre, tra i fischi del pubblico locale. Tre difese europee tra il 2012 e 2014. Titolo lasciato al francese Romain Jacob a Calais, anche stavolta verdetto scandaloso. La rivincita, perduta giustamente, sembrava aver segnato la fine dell’apogeo di una carriera pure splendida. Due stagioni di piccolo cabotaggio, poi l’impresa che non ti aspetti. La sera del 19 maggio scorso, nella bomboniera milanese del Teatro Principe, per la Opi dei Cherchi, a 36 anni, compie l’ennesima impresa, scalzando dal titolo dell’Unione Europea l’imbattuto Koubanov, 26 anni, nato in Kyrgystan cresciuto pugilisticamente in Francia, poi trasferitosi in Belgio. Sulla carta impresa impossibile, sul ring un Boschiero formato extra lusso, batte nettamente l’avversario tra l’entusiasmo del pubblico. Venerdì proverà a realizzare l’ennesimo miracolo. Avversario l’inglese Martin Joseph Ward (20-1-2), 27 anni, già campione internazionale WBC, britannico e d’Europa. Titolo perduto contro il connazionale James Temyson per KO, lo scorso maggio a Londra. Unica sconfitta in carriera, che intende riscattare a Firenze. Una sfida tutta in salita per il padovano adottivo, chioggiotto di nascita. “Mi sono allenato duramente, consapevole che sarà una battaglia difficile. Ci provo, anche perché in caso di vittoria potrebbe esserci l’opportunità mondiale. Come mi hanno promesso i Cherchi”. Il cartellone avrà oltre ai tre match titolati, la presenza sul ring di altri beniamini del pubblico a cominciare da Orlando Fiordigiglio, quindi Carmine Tommasone, e due new entry, il welter romano Mirko Natalizi e lo scozzese John Docherty, entrambi dotati di potenza. La serata è fissata al Teatro Obihall di Firenze, in via Fabrizio De Andrè, capace di 1500 posti. Biglietti: 50 euro bordo ring, 40 il parterre e 30 la galleria. Per informazioni 338.7769949.

Di Alfredo