di Giuliano Orlando

Per il superwelter romano Vincenzo Bevilacqua (16), la prima trasferta fuori dalle mura amiche, è di quelle da brividi. Sabato 16 novembre, nella capitale scozzese, tenta la non facile impresa di scalzare il beniamino locale, Kieran Smith (15), campione superwelter Silver WBC, titolo conquistato a Glasgow il 30 novembre 2018 a spese del lituano Evaldas Korsakas (9-7-3), residente in Inghilterra nello Yorkshire, nazione dove ha sempre combattuto. La sfida titolata, ha visto prevalere in modo chiaro Smith, che si è confermato il 22 giugno scorso, di fronte a Ivan Montero (Mes. 21-4) sempre nella capitale scozzese, battuto al 10° round (ferita) con lo scozzese in netto vantaggio. Sulla carta per Bevilacqua è una missione quasi impossibile, sul ring ci auguriamo che l’italiano sappia capovolgere il pronostico. Si presenta da sfidante, vestendo i colori della MTK, l’associazione inglese che oltre ad allestire eventi sportivi, opera attivamente nel recupero dei giovani con problemi sociali e assistenza alle fasce più deboli. L’italiano, dopo una carriera dilettantistica, svoltasi senza grandi riscontri, salvo due medaglie d’argento al Guanto d’Oro, la partecipazione ai campionati universitari a Milano, decise di passare al professionismo. Avvenuto nel 2015 a 22 anni, dedicandosi alla boxe a tempo pieno. La decisione ha dato una svolta positiva all’attività agonistica, attraverso i risultati. Beniamino del pubblico romano, Bevilacqua ha combattuto la quasi totalità dei match, 15 dei 16 a Roma e dintorni. Unica eccezione, il 19 dicembre 2017, al sesto incontro, sale sul ring di Brescia e batte Antonio Barbagallo (2-5) siciliano di Catania sui sei round. Stavolta l’impegno è di ben altro valore.  Ad ospitare l’importante cartellone, sarà l’impianto multifunzionale Emirates Arena di Glasgow in Scozia, dove si alternano diverse discipline, dal basket al volley, tennis e ciclismo avvalendosi del velodromo. Struttura capace di ospitare oltre 8000 spettatori, rappresenta il riferimento della capitale scozzese, quando lo sport chiede attenzione.                                                                                Vincenzo Bevilacqua (16), 26 anni, beniamino del pubblico della capitale, sul ring di casa ha conquistando il titolo italiano nel 2017 e del Mediterraneo nel 2018, questo potrebbe essere il terzo alloro, il più importante della carriera. Ma pure il più difficile da raggiungere.

Lo sfidante non nasconde la difficoltà dell’impresa, sapendo a priori che dovrà affrontare non solo un avversario molto bravo, ma anche un ambiente non certo facile: “Mi sono allenato a Roma col maestro D’Alessandri – ha detto prima di partire per Glasgow – e ritengo di aver raggiunto la migliore condizione di forma. Ha visto alcuni filmati del mio avversario, mancino come il sottoscritto e abbiamo cercato di trovare la tattica più consona per poterlo battere. Non sarà facile. So che questo è il match più importante, capace di dare una svolta alla mia carriera. Mi gioco anche l’imbattibilità, oltre che questo importante titolo che detiene Smith”.

La tua tattica molto prudente, potrebbe essere un limite contro un avversario che avanza in continuazione, e possiede un pizzico di potenza. Che tattica adotterai?

“Farò in modo di non farlo entrare nella mia guardia, nel contempo essendo veloce nell’esecuzione dei colpi, dovrò rubargli il tempo e poi mettermi fuori portata dalle sue repliche. Non sarà facile, ma ci proverò. Se come mi auguro conquisterò il Silver WBC dei superwelter, dedicherò l’impresa a mio padre che mi ha portato in palestra giovanissimo, per il suo compleanno”.

La riunione oltre che in Europa verrà ripresa anche negli USA dall’emittente ESPN e comprende la sfida, praticamente un derby  scozzese,  tra i pesi gallo Lee McGregor (7), 22 anni, campione del Commonwealth, opposto a Ukashir Farooq (13), 23 anni, nato in Pakistan, nazionalizzato inglese e residente in Scozia, campione britannico. Chi vince porta a casa le due cinture, lo sconfitto perde anche l’imbattibilità.

Di Alfredo