La serata di Las Vegas al Mandalay Bay Resort, che vedrà Leonard Bundu sfidare Keith Thurman per il mondiale interim WBA dei welter, avrà una doppia motivazione per gli appassionati italiani, perchè nella stessa serata Lenny Bottai (+ 22, – 2), 37 anni, campione Intercontinentale IBF dei superwelter affronta sulle 12 riprese il superwelter Jermall Charlo (+ 19, 15 per ko), 24 anni, in un match valido come semifinale al titolo mondiale IBF detenuto da Cornelius Brundage.
La boxe alle volte presenta coincidenze che rendono più piccante l’attenzione e quella del tatuato Lenny s’incastona perfettamente con il match di Bundu, tanto da far venire in mente una sorta di titolo come “Due toscani a Las Vegas”, oppure “Due toscani in dirittura mondiale”, oppure per prendere spunto dallo scrittore Curzio Malaparte “Maledetti toscani”, se in questa magica serata i due si divertissero a sovvertire il pronostico a suon di pugni.
Se Bundu è arrivato alla sfida con Thurman per la via maestra, Bottai è arrivato a Charlo per vie traverse e accidentate, facendoci pensare un po’ al percorso di Rocky Balboa nel primo film, anche se la sua brillante vittoria su Ismael El Messaoudi ne giustifica il merito. Il pugile texano ha una storia particolare visto che è il fratello gemello di Jermell, i genitori evidentemente non volevano faticare più di tanto nel cercare un nome completamente diverso da Jermall, ed è visto come futuro campione, anche se prima dovrà regolare i conti con “Mangusta” Bottai in una sfida che non si presenta come una passeggiata. “Hitman”, come viene chiamato il texano, si avvale di un buon allungo sinistro che utilizza con disinvoltura e quando il destro si trova nella traiettoria giusta son dolori, come dimostrano le sue numerose vittorie prima del limite. Bottai dal canto suo ha l’arma della tranquillità, di non aver nulla da perdere e solo da guadagnare, sia dal lato economico sia dal lato mediatico. Una sua vittoria costringerebbe gli esperti e i giornalisti a scrivere un capitolo nuovo dove non potrebbe essere eliminato il discorso di Livorno con la sua incredibile tradizione che ha visto combattere campioni come Franco Nenci, Mario Sitri e soprattutti quel Remo Golfarini, anche lui superwelter, che divenne campione d’Europa.
(Al. Br.)
Foto di Renata Romagnoli
Saturday 13 December 2014
MGM Grand, Las Vegas, Nevada, USA
commission: Nevada Athletic Commission
promoter: Oscar De La Hoya (Golden Boy Promotions)
matchmakers: John Beninati / Robert Diaz
television: USA Showtime Latin America: Canal Space
welterweight Devon Alexander 26(14)-2-0 SC Amir Khan 29(19)-3(2)-0 12
WBC Silver welterweight title
welterweight Keith Thurman 23(21)-0-0 SC Leonard Bundu 31(11)-0-2 12
interim WBA World welterweight title
light middleweight Jermall Charlo 19(15)-0-0 SC Lenny Bottai 22(9)-2(1)-0 12
IBF Light Middleweight Eliminator Bout
featherweight Abner Mares 27(14)-1(1)-1 SC Jose Ramirez 25(15)-4(1)-0 10
welterweight Victor Ortiz 29(22)-5(4)-2 SC Manuel Perez 22(4)-10(1)-1 10
light middleweight Jermell Charlo 24(11)-0-0 SC Mario Alberto Lozano 28(22)-5-0 10
cruiserweight Beibut Shumenov 14(9)-2-0 SC Bobby Thomas Jr 14(9)-2(2)-1 8
welterweight Errol Spence 14(11)-0-0 SC Mike Arnaoutis 25(12)-10(2)-2 8
welterweight Yoshihiro Kamegai 24(21)-2-1 SC Oscar Godoy 13(6)-3(1)-0 8