2014-03-27-livorno503 come oggetto avanzato-1La serata di Las Vegas al Mandalay Bay Resort, che vedrà Leonard Bundu sfidare Keith Thurman per il mondiale interim WBA dei welter, avrà una doppia motivazione per gli appassionati italiani, perchè nella stessa serata Lenny Bottai (+ 22, – 2), 37 anni, campione Intercontinentale IBF dei superwelter affronta sulle 12 riprese il superwelter Jermall Charlo (+ 19, 15 per ko), 24 anni, in un match valido come semifinale al titolo mondiale IBF detenuto da Cornelius Brundage.

La boxe alle volte presenta coincidenze che rendono più piccante l’attenzione e quella del tatuato Lenny s’incastona perfettamente con il match di Bundu, tanto da far venire in mente una sorta di titolo come “Due toscani a Las Vegas”, oppure “Due toscani in dirittura mondiale”, oppure per prendere spunto dallo scrittore Curzio Malaparte “Maledetti toscani”, se in questa magica serata i due si divertissero a sovvertire il pronostico a suon di pugni.

Se Bundu è arrivato alla sfida con Thurman per la via maestra, Bottai è arrivato a Charlo per vie traverse e accidentate, facendoci pensare un po’ al percorso di Rocky Balboa nel primo film, anche se la sua brillante vittoria su Ismael El Messaoudi ne giustifica il merito. Il pugile texano ha una storia particolare visto che è il fratello gemello di Jermell, i genitori evidentemente non volevano faticare più di tanto nel cercare un nome completamente diverso da Jermall, ed è visto come futuro campione, anche se prima dovrà regolare i conti con “Mangusta” Bottai in una sfida che non si presenta come una passeggiata. “Hitman”, come viene chiamato il texano, si avvale di un buon allungo sinistro che utilizza con disinvoltura e quando il destro si trova nella traiettoria giusta son dolori, come dimostrano le sue numerose vittorie prima del limite. Bottai dal canto suo ha l’arma della tranquillità, di non aver nulla da perdere e solo da guadagnare, sia dal lato economico sia dal lato mediatico. Una sua vittoria costringerebbe gli esperti e i giornalisti a scrivere un capitolo nuovo dove non potrebbe essere eliminato il discorso di Livorno con la sua incredibile tradizione che ha visto combattere campioni come Franco Nenci, Mario Sitri e soprattutti quel Remo Golfarini, anche lui superwelter, che divenne campione d’Europa.  

(Al. Br.)

Foto di Renata Romagnoli

 

Saturday 13 December 2014 

MGM Grand, Las Vegas, Nevada, USA

commission: Nevada Athletic Commission 

promoter: Oscar De La Hoya (Golden Boy Promotions)

matchmakers: John Beninati / Robert Diaz

television: USA Showtime   Latin America: Canal Space   

welterweight Devon Alexander  26(14)-2-0 SC Amir Khan  29(19)-3(2)-0  12 

WBC Silver welterweight title

welterweight Keith Thurman  23(21)-0-0 SC Leonard Bundu  31(11)-0-2  12 

interim WBA World welterweight title

light middleweight Jermall Charlo  19(15)-0-0 SC Lenny Bottai  22(9)-2(1)-0 12 

IBF Light Middleweight Eliminator Bout

featherweight Abner Mares  27(14)-1(1)-1 SC Jose Ramirez  25(15)-4(1)-0  10 

welterweight Victor Ortiz  29(22)-5(4)-2 SC Manuel Perez  22(4)-10(1)-1  10 

light middleweight Jermell Charlo  24(11)-0-0 SC Mario Alberto Lozano  28(22)-5-0 10 

cruiserweight Beibut Shumenov  14(9)-2-0 SC Bobby Thomas Jr  14(9)-2(2)-1  8 

welterweight Errol Spence  14(11)-0-0 SC Mike Arnaoutis  25(12)-10(2)-2  8 

welterweight Yoshihiro Kamegai  24(21)-2-1 SC Oscar Godoy  13(6)-3(1)-0 8 

Di Alfredo