Leonard Bundu (+ 29, =2) insieme a Devis Boschiero è indubbiamente il nostro pugile più quotato nel ranking internazionale, degno di un’opportunità mondiale nella quale non partirebbe sfavorito. Stasera Leo alla ExCel Arena intanto difende la sua corona europea dei welter dalla sfida insidiosa che gli porta l’inglese Lee Purdy (+ 20, – 4, =1). Ancora una volta un italiano è costretto a combattere su un ring straniero con tutti i rischi che tutto questo comporta. Ormai sta diventando un trend che rischia di diventare irreversibile. La boxe italiana non è in crisi di qualità, ma in quella organizzativa. Mancano i guadagni che una volta portava la televisione, manca anche il coraggio di gruppi industriali e impresari di investire sulla boxe. C’ è tutta una mentalità, plagiata dal pallone, da cambiare…e non sarà facile.

Bundu scende a Londra con i favori del pronostico, ma deve far fronte ad alcune cose che potrebbero girare la barra in senso contrario. Il primo imputato è l’età, 39 anni, anche se il nostro campione sembra aver fermato le lancette del tempo. Il secondo problema potrebbe essere rappresentato dall’ambiente, che non ci sarà certo favorevole, ma anche qui parliamo di un soggetto che possiede un’ incredibile velocità nei colpi, a tratti inarrestabile. Leo nell’ultima difesa ha superato e sgretolato Rafal Jackiewicz, considerato dagli esperti superiore a Purdy, un pugile forte ma che deve ancora convincere i suoi connazionali sul suo valore; per cui il match contro Bundu diventa quasi da ultima spiaggia. Il discorso arbitri e giudici non lo vogliamo neanche toccare, pur rilevando i dubbi di prammatica. Infine c’è il pericolo ferita, a cui Bundu sembra spesso a rischio.

L’inglese viene da una dura sconfitta subita ad Atlantic City ad opera di Devon Alexander, un mancino come Bundu. L’incontro era valevole per il mondiale IBF, ma Purdy superò il limite di peso, e il match si trasformò in una doppia beffa con la sconfitta per abbandono al 7mo round.  

Della serata londinese avrebbe dovuto far parte anche Brunet Zamora…ma il nostro pugile è stato fermato per una vecchia condanna che ne vietava l’espatrio, per una differenza di 4 giorni. Il ricorso è stato respinto e ad affrontare l’inglese Kevin Mitchell per l’Intercontinentale IBF dei leggeri è stato chiamato lo spagnolo Karim El Ouazghari.

Diretta Italia 2 alle 23

(Al. Br.)

Foto di Eugenio Spallazzi

 

Di Alfredo